martedì 15 gennaio 2013

Perchè un cattolico non deve votare Mario Monti


Negli ultimi tempi è stato costante l' appoggio di alcuni settori del Vaticano alla candidatura di Monti. In base a ciò che quest'uomo ha fatto prima della sua esperienza di Presidente del Consiglio, durante il periodo della sua Presidenza e in base a quello che propone oggi nella sua agenda, riteniamo che sia incompatibile per un cattolico appoggiare o votare partiti che aderiscono all' agenda Monti. Per quanto riguarda la sua esperienza pregressa, infatti, è noto che Monti fu auditor di grandissime compagnie finanziarie, ( Goldman Sachs ed altre) che ebbe un ruolo centrale nella manipolazione del bilancio greco e che permise al Paese di entrare nella comunità europea: le lacrime e il sangue versato da questa Nazione devono molto alla spregiudicatezza di Monti e dei suoi colleghi che in quel momento dovevano far quadrare i conti pur di far entrare la Grecia nella trappola BCE. Come presidente della Commissione Europea per la Concorrenza, a Monti puo essere ascritto il merito dell' apertura senza limiti del mercato europeo alla concorrenza cinese, con la conseguente invasione di prodotti di qualità infima,
pericolosa e mai controllata a prezzi volutamente competitivi rispetto a quelli europei. D' altronde il criterio che ha guidato l' azione di Monti per la concorrenza è lo stesso che in questi giorni ha permesso, in barba alla "fair competition", l' invio da parte dello Stato Italiano di 3.900.000 euro al Monte Paschi di Siena, salvando così la più autorevole "banca di sinistra". Da Presidente del Consiglio Monti pochi giorni dopo l'insediamento, si è subito qualificato con un' operazione banditesca, attraverso il versamento diretto dalle casse del Tesoro, per un debito contratto in
derivati con l' americana Morgan Stanley, di circa 6 miliardi di euro. Di questa banca il figlio Giovanni, peraltro, era vice presidente. Oltre a sottolineare che la solvenza di tale debito non poteva essere considerata prioritaria nell' allarme sociale di quel momento, ricordiamo che il prodotto dei derivati è stato oggetto di numerose condanne e risarcimenti perchè più di un tribunale italiano li ha riconosciuti come prodotti finanziari pericolosi e fraudolenti. Monti, al contrario, in piena fase di recessione, alla richiesta di Morgan Stanley, rispondeva con un inspiegabile pagamento di una somma altissima, acquietando cosi uno dei più famelici mostri della finanza internazionale con il denaro pubblico italiano. Dal punto di vista, infine, dell' azione governativa e della filosofia
che l' ha guidata possiamo dire che Monti sia stato il primo liberista radicale in Italia: ha istituito una tassa sulla casa, l' IMU, che non ha precedenti e i cui introiti sono serviti a pagare le quote italiane di un fondo, il Fonda Salva Stati, completamente controllato dalla finanza tedesca. Gli italiani, dunque, in una situazione di disperazione economica, hanno pagato venti miliardi
di euro per la prima rata della quota di partecipazione ad un fondo, le cui risorse, pagate di tasca nostra dovrebbero servire a finanziare i bilanci degli Stati in difficoltà: forse sarebbe stato meglio investirli direttamente in Italia, dando fiato alle piccole e medie imprese evitando il paradosso ( o la truffa) di essere " salvati" da altri con i nostri soldi. Monti si è poi fatto notare per aver diviso la società in categorie fasulle e distorte con i buoni, coloro che pagano le tasse, e i cattivi coloro che non le pagano: questa dicotomia, che certo non appartiene alla cultura cattolica, dovrebbe
essere denunciata e ribaltata ricordando che il buon governante non è che tartassa i cittadini con i tributi, ma piuttosto colui che persegue l' equità e la giustizia sociale.Con il 60% o il 70% di tasse che gli Italiani sono spesso costretti a pagare, la sensazione è che cattivo governante sia Monti e chi lo ha preceduto. Pertanto se la dottrina sociale cristiana ritene che il lavoro sia
sempre al di sopra del capitale, che la casa sia un bene fondamentale e non tassabile, che la pace sociale è il primo bene da preservare, che i corpi intermedi e la classe media siano l'elemento base di una struttura sociale giusta, che gli strati sociali in sofferenza debbano essere costantemente all' attenzione del Governo, che i pensionati debbano
essere preservati nella loro sicurezza e serenità, e che i figli e la crescita delle giovani famiglie debbano essere considerati una ricchezza da incentivare e promuovere, il governo Monti è andato
totalmente nella direzione opposta. Ha spremuto la classe media, ha privilegiato il mercato, ha umiliato glianziani, ha impedito la nascita dei figli, ha proletarizzato gli italiani e
ha tentato di innestare nella popolazione il germe dello spionaggio e dell' odio sociale mettendo i cittadini gli uni contro gli altri. Detto ciò possiamo affermare che quest' ultima deriva "cattomontiana" di alcuni ambienti cattolici nasce in Italia sulla scia di un ignominioso periodo di trionfante cattocomunismo. Con il catto comunismo, infatti, parte del mondo cattolico decretò che
alla vittoria dell' ideologia comunista dovesse corrispondere da parte della Chiesa, una umile accettazione della capitolazione ed in cambio al ritaglio di una nicchia per i cattolici: oggi gli stessi settori prigionieri della propria debolezza spirituale e ignoranza dottrinaria, ritengono che l' alta finanza, alla quale Gesù Cristo dichiarò guerra, debba essere padrona e che
con lei si debba trattare. Forza Nuova si oppone fermamente a questa deriva, rispondendo con la fermezza della sana Dottrina e con l' orgoglio di un popolo che nella
sua storia ha sempre seguito i santi e gli eroi e mai i traditori.

Roberto Fiore
Segretario Nazionale
Forza Nuova

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