giovedì 24 febbraio 2011

Questione omosessualità, volantinaggio di FN in centro

Approvato dal Comune il piano delle iniziative della Commissione pari opportunitá. Si tratta di un programma di quindici punti per il 2011 e di ulteriori quattro nell’anno successivo. Il costo totale è di 8520 euro, da utilizzare per pubblicitá agli eventi, spese di rappresentanza, manifesti e lezioni.

Quasi la metá della spesa, ossia 4mila euro, andrá per una rassegna di letteratura gay, lesbica e trans dal titolo "Liberi tutti 2011". è un piano di confronti tra i cittadini e gli autori impegnati per il riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali e transessuali, al fine di «rendere Battipaglia una cittá sempre più vivibile, accogliente e rispettose delle persone gay, lesbiche e trans, e delle loro famiglie». I 4mila euro di spesa saranno ugualmente ripartiti tra materiale pubblicitario, riprese audio-video, montaggio e realizzazione dvd, vitto e alloggio per ospiti e docenti.

L’evento è a cura di Pasquale Quaranta, 28enne giornalista e portavoce del Salerno Pride 2005 e consigliere nazionale Arcigay. Nella delibera, quando si parla dei libri e degli autori all’interno della rassegna, una delle opere presenti è "Omosessualitá e Vangelo" (2008), a cura dello stesso Pasquale Quaranta.

Un nome che si trova anche tra i componenti della Commissione pari opportunitá e che era presente, come delegato di Legambiente, quando tale programma è stato approvato. La Città di Salerno, 15 febbraio 2011


Domani, venerdì 25 febbraio, il nucleo battipagliese di Forza Nuova scenderà in piazza Aldo Moro, dalle ore 18, per effettuare un volantinaggio e per dire la sua sulla manifestazione gay voluta dalla Commissione Pari Opportunità del Comune.


Ecco il testo del volantino che sarà diffuso domani:


“ Per questo Dio li ha abbandonati a passioni ignominiose: le loro donne cambiarono le relazioni naturali con quelle contronatura; e gli uomini pure, abbandonata la relazione naturale con la donna, si accesero di mutua concupiscenza, commettendo turpitudini maschi con maschi, ricevendo in sé stessi la mercede meritata del loro pervertimento”


Lettera di San Paolo ai Romani 1,26-27


A margine di tale premessa, non è nostro proposito volersi curare delle preferenze sessuali di chicchessia. Non è, tantomeno, nostro costume violare la riservatezza delle persone, e quindi, tutto quanto possa attenersi precipuamente alla sfera dei comportamenti individuali.


Ben differente è qualora suddetti comportamenti tendano a tracimare nel dominio dell’interesse pubblico: parliamo dell’omosessualità, e dell’ostinato tentativo da parte di taluni di collocarla su un piano di normalità, poiché sappiamo, e sarebbe doveroso riconoscerlo, che così non può e non deve essere.

Uno Stato con le sue istituzioni locali, nella dignità delle proprie funzioni governative, non può promuovere e incoraggiare subculture fondate su comportamenti contronatura o di dubbia moralità.

Uno Stato deve operare per il bene dei propri cittadini, assicurarne quindi, la continuità spirituale e fisica: la “famiglia omosessuale” e l’assurda pretesa di avallarla giuridicamente, si pone in totale antitesi con tale assunto.

Una giunta comunale, col sostegno “bipartizan” della Provincia Pidiellina , che adopera anche un solo euro per propinare letterature sconce con l’anatemico, ancorché goffo, tentativo di conciliare l’omosessualità con le Sacre Scritture a scopo di legittimazione, concorre con gli “eversori dell’ordine naturale” a distruggere tutto ciò che appartiene alla forma, al giusto, all’equilibrata e complementare affettività tra uomo e donna, scaturigine delle mirabili geometrie divine.

Non si comprende la perseveranza di costoro nel voler esacerbare le cose in una società che non genera figli, con famiglie ridotte in brandelli, che si appiglia ai falsi miti edonistici ed ad un libertinismo senza via d’uscita, inficiata da esempi pubblici poco edificanti come Marrazzo e Berlusconi.

Ecco perché da forzanovisti, coerentemente devoti ai dettami della Tradizione, chiediamo alle istituzioni competenti di operare un dietrofront, di evitare di infliggere ulteriori umiliazioni a una Città Cristiana come Battipaglia, affinché non prevalga la tracotanza travestita da tolleranza e l’arbitrio inverecondo di culture voluttuose, decadenti, da Basso Impero, che incombono come nubi fosche sull’avvenire della nostra progenie.

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